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Scuola primaria "Giovanni Pascoli"
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classi 2^ E - G
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LE NOSTRE STORIE DI NATALE


L'avventura di Giacomino
In un villaggio sotto le montagne innevate del gelido Polo Nord c'è la fabbrica di Babbo Natale. Un giorno un bambino si perde nel bosco vicino alla fabbrica di Babbo Natale e piangendo continua a gridare:
- Aiuto, aiuto!- Per fortuna un folletto è lì nel bosco a raccogliere legna. Il folletto, udendo le grida del bambino, chiede:
- Chi è? C'è qualcuno?- e con un balzo raggiunge il bambino. Il bambino sorpreso lo saluta e gli chiede:
- Chi sei?-
-Mi presento, sono il folletto Pimpino, vengo dalla fabbrica di Babbo Natale e tu come ti chiami?- Il bambino asciugandosi le lacrime risponde:
- Mi chiamo Giacomino e purtroppo sono solo, mi sono perso.-
- Vieni con me Giacomino, ti porto da Babbo Natale.- Il folletto Pimpino porta Giacomino da Babbo Natale. Babbo Natale, molto occupato con i preparativi per la notte di Natale, accoglie gioioso Giacomino e gli propone di diventare un suo aiutante.
Giacomino accetta entusiasta.


(Pulcini- classe 2a E)

I folletti organizzano una festa per il nuovo folletto Giacomino e la moglie di Babbo Natale prepara degli ottimi pasticcini. Anche le renne e Babbo Natale partecipano alla festa e subito dopo partono con la slitta carica di doni: era la notte santa di Natale. Giacomino non avrebbe immaginato un Natale più bello!
(
Veronica A. - classe 2a E)
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Problemi per Babbo Natale
In Lapponia viveva Babbo Natale. Sua moglie aveva preparato un sacco pieno, pienissimo di regali: biciclette, libri e tanti altri doni.
Ma Babbo Natale prese il morbillo e …quella era la notte di Natale! Quindi Babbo Natale disse ai folletti di andare a portare i regali ai bambini al posto suo. Quando tornarono, i folletti trovarono Babbo Natale e la moglie che passeggiavano insieme tra la neve, contenti e felici perché Babbo Natale era guarito.
(
Alessandro D. - classe 2a E)
(Topi
classe 2a E)
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La Befana

C'era una volta una Befana un po' furbacchiona, ma con un sacco pieno di dolcetti che volava con la sua scopa e portava ai bambini cattivi il carbone.
(
Kristijan, Kylie - 2a E)


( Pierpaolo, Alice - 2a E)

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I tre amici del cuore

C'era una volta un fenec che si chiamava Fufo e viveva nella foresta. Un giorno questo fenec trovò un lupo di nome Balto. Insieme a loro c'era una volpe artica. Chiese: - Come ti chiami?-
- Io mi chiamo Balto-
- E la tua amichetta ?-
- Lei si chiama Alù. E tu? -
- Io sono Fufo - disse il fenec, e pian piano fecero amicizia, ma era ora di andare a casa e si dissero:
- Domani Fufo passeremo a prenderti e verremo qui.-
Il giorno dopo andarono a prendere Fufo e si misero in testa di fare un'avventura super mega galattica: imbarcarsi al Polo Nord. E fu così:
- Domani partiremo per il Polo Nord stasera dovremo fare i bagagli.

Quando fu l'alba senza fare rumore si imbarcarono. E iniziò il viaggio.Viaggiarono, viaggiarono, finchè arrivati al Polo Nord videro Babbo Natale e un albero di Natale pieno di luci. In cima alla punta dell'albero c'era una grandissima stella, ma cosa successe? Che uno scoiattolo di nome Tiodor combinò un disastro: tirò giù tutto l' albero e: Bum, Bum ! Babbo Natale fu molto triste, ma gli venne un' idea portò i tre amici del cuore con lui e li fece salire sulla sua slitta.Poi spiccò il volo; era quasi mattina. Babbo Natale si doveva muovere e allora i tre amici volarono con lui più forte della luce , per portare

i doni a tutti i bambini.
Dopo questa avventura i tre amici volevano ritornare a casa dalla propia mamma. Come ricompensa Babbo Natale fece esprimere loro un desiderio che li fece ritornare a casa. Anche lo scoiattolo era andato con loro.
( Irene - classe 2a G)


(
Irene - classe 2a G)
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Il pupazzo di neve
In un paese lontano, lontano viveva un pupazzo di neve che si chiamava Bianchino. Bianchino aveva anche degli amici: una tartaruga, uno gnomo, un pupazzo di peluche e una renna. Bianchino giocava tanto a nascondino con il pupazzo di peluche, altre volte andava a volare con la renna, invece con la tartaruga andava a fare una nuotata ed infine con lo gnomo passeggiava.

La sera di Natale si ritrovarono tutti assieme a casa di Bianchino a cantare alcune canzoni di Natale. Verso le nove e mezza di sera si salutarono e ognuno andò a casa sua a dormire perché sapevano che arrivava Babbo Natale. Infatti, la mattina, quando si svegliarono, tutti trovarono dei regali sotto l'albero.
(
Ilaria L. - classe 2a E)


( Serpenti - classe 2a E)

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La campanella di Natale

( Leoni - classe 2a E)
C'era una volta un bambino di nome Tom che non credeva a Babbo Natale. Alla vigilia di Natale la sua sorellina preparò dei biscotti e del latte. Tom le chiese per chi erano e lei disse che erano per Babbo Natale. Tom si mise a ridere e andò a letto. Dopo poco tempo, Tom cominciò a sognare: dei piccoli gnomi lo portarono nel paese di Babbo Natale.

Quando Tom arrivò vide subito delle renne e altri gnomi vicino alla casa di Babbo Natale: Tom bussò alla porta e poco dopo fu aperto dalla vecchia moglie che disse a Tom di entrare. Babbo Natale lo salutò e gli donò una campanella. Tom uscì dalla casa e salì sulla slitta che lo stava aspettando. Tom si svegliò ed era già mattina, scese e trovò sotto l'albero un dono con scritto: "Per Tom da Babbo Natale". Dentro c'era proprio la campanella che aveva sognato. Da quel giorno Tom cominciò a credere a Babbo Natale.
(
Tomas P. - classe 2a E)

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La notte della Befana
Una notte buia buia all' improvviso si vede un'ombra: quell'ombra è la Befana. La Befana entra in una casa a portare dolci ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Ma quella sera la Befana aveva dimenticato i dolcetti e decise di farli lei. Siccome non era capace, combinò un bel disastro: aveva sbagliato gli ingredienti e si era dimenticata la panna per i dolci.
(Ilaria, Nicol - classe 2a E)

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La Befana di Carrè

La Befana di Carrè si era presa in ritardo con i regali, non sapeva cosa fare e chiamò Babbo Natale. Babbo Natale però non poteva aiutarla e allora chiese ad una ragazza se poteva farlo. Ma la ragazza scappò dalla paura. La befana corse subito a casa per pensare e le venne un 'idea. Allora chiamò i folletti di Babbo Natale. E quando furono pronti i regali, partì con loro a distibuirli ai bambini del mondo.
(
Giorgia- 2a G)


(
Tigri- classe 2a E)
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La Befana smemorata

(Gabriele 2a G)
Moltissimo tempo fa esisteva una Befana che si chiamava Genoveffa. Arrivata la giusta ora per partire, Genoveffa non era pronta… infatti stava russando nel suo letto. Che disastro! Genoveffa non aveva neanche preparato il sacco con le calzette piene di caramelle.
Per fortuna un'altra Befana di nome Anastasia preparò a Genoveffa il sacco con le calzette, che salvezza per Genoveffa! Ora si poteva cominciare la distribuzione.

(
Gabriele C. - classe 2a G)
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LE STORIE DEI NOSTRI LIBRETTI


La Stella cometa e il pupazzo di neve Magia
C'era una volta una stella cometa che vede un pupazzo di neve che fa le magie e le dice:
- Vieni giù, Stella cometa, ti insegno a fare le magie
-
E la stella risponde:
- Sì -

E dopo tanto, tanto tempo la Stella imparò tutte le magie del pupazzo di neve.
E lui la salutò con grande gioia ed anche la Stella cometa lo salutò con tanta gioia.
(Eric D.C. -
classe 2a E)
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Draghetto e Teodora

( Nicol - classe 2a E)
Mentre Draghetto si trovava nella torre della strega Teodora nel paese dei Draghi, Tg Drag trasmetteva la notizia della sua scomparsa:
"Nella notte è scomparso un drago di nome Draghetto che portava un bastone e teneva legato un sacchetto di biscotti; ha le scarpe rosse e verde. Chiama il numero 073347"
(Coniglietti - classe 2a E).
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Gigi il leone e la leonessa Ela
C'era una volta un leone che si chiamava Gigi, era innamorato di Ela. Un giorno il leone Gigi portò un mazzo di fiori alla leonessa Ela e le disse:
- Vuoi uscire al ristorante "Da Genoveffa, la tartaruga"? - Ela rispose :
- Sì caro! -
Così andarono al ristorante "Da Genoveffa la tartaruga". Per strada trovarono il loro amico cervo che chiese:
- Dove state andando? -
Il leone Gigi rispose:
- Stiamo andando al ristorante


(Soren, eric, Andrea, Nicolas

-
2a E)

da "Genoveffa,la tartaruga"- , ma non lo invitarono perché volevano stare soli.
Dopo tanto tempo arrivarono al ristorante da "Genoveffa, la tartaruga" e la leonessa chiese al leone :
- Vuoi sposarmi ? -
Il leone dice: - Sì -.
Allora si sposarono felici e contenti.

( Simone e Samuele - 2a E)
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La medusa e lo squalo

( Soren, Eric, Andrea - classe 2a E)
C'era una volta una medusa che passeggiava, ma uno squalo la attaccò, allora la medusa gli buttò una scossa e lo lanciò dentro ad un tornado.
Così lo squalo morì.
Ma dopo due minuti diventò uno zombi, uccise duecento sardine e ventimila pesci spada e fu padrone di tutto l'oceano.

(
Orsi - classe 2a E)
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Il pupazzo di neve e il pupazzo di peluche

C'era una volta un pupazzo di neve e se ne stava lì tutto solo.
Un giorno il pupazzo di neve incontrò un pupazzo di peluche e
gli disse:
-Evviva finalmente ho trovato un amico, non dovrò più stare solo!-
Alla fine il pupazzo di neve restò sempre, ma sempre, unito al suo amico.

( Veronica e Adelisa - classe 2a E)


(
Veronica - classe 2a E)

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Il cavallo ed il coniglio







 

 



( Michelle - classe 2a G)

C'era una volta un cavallo che voleva giocare con un coniglio e anche il coniglio voleva giocare con il cavallo.
Un giorno si incontrarono in un prato con tanti cespugli. Giocarono a nascondino, il coniglio contava mentre il cavallo si nascondeva velocemente dietro ad un cespuglio.
Il cavallo stava sdraiato e aspettava che il coniglio lo trovasse. Insieme si divertivano un mondo!!!!

(
Michelle - classe 2a G)

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Il cane Balù

Cera una volta un cane che si chiamava Balù. E si divertiva a giocare a pallina con Asia e Alessia. A Balù era venuta fame e disse:
- Adesso andiamo tutti a mangiare!- Così andarono tutti al Mac Donald's. Asia si divorò un panino con formaggio

e prosciutto che si chiama Happy Mil. Invece Alessia si gustò un bel paninocon formaggio.
Balù, che era vegetariano e adorava i dolci, mangiò cinque "fettone" di tiramisù. Aveva la pancia così piena che non mangiò più e se ne andò a dormire. Il giorno dopo Asia e Alessia andarono a vedere come stava Balù. Scopriro
no che Balù aveva il mal di pancia così andarono dal veterinario e Balù guarì.
( Alessia e Asia - classe 2a G)


(Alessia, Asia- classe 2a G)

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L'elefantino di pezza

(Enrico - 2a E)
Il signor Arturo era propietario di un negozio di giocattoli in una grande città. Aveva pochi clienti e i giocattoli esposti nella vetrina invecchiavano coperti di polvere. Il giocattolo più vecchio era un elefantino di pezza. Era pieno di polvere e i suoi occhi erano diventati opachi. L'elefantino aveva perso la speranza di trovare un padrone .

Ma un giorno la porta del negozio si aprì ed entrò Lucia, una bambina carina e simpatica che voleva comprare un elefantino e subito chiese ad Arturo se lo poteva comprare, ma Arturo le disse che quell'elefantino era un po' troppo vecchio.
L'elefantino a sentire quelle parole pensò:
"Sono vecchio, ma voglio essere acquistato" e subito lanciò il suo barrito. Lucia lo sentì e chiese ancora ad Arturo se lo poteva comprare. E lo convinse. Così l'elefantino pensò:
"Sono vecchio, ma sono stato comprato!".

(
Topi - classe 2a E)

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Il coccodrillo

C' era una volta un coccodrillo che sbranava tutti. Un giorno mangiò un uccello: di lui rimase solo lo scheletro. Un altro giorno il coccodrillo stava cacciando un pesce, ma il pesce diventò gigantesco.
I due si misero subito a fare lotta e il coccodrillo vinse. E così salvò il mondo dal mostro marino affamato.

(
Draghetti. - classe 2a E)


(
Eric, Soren, Andrea- classe 2a E)
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Il cagnolino e la farfalla

( Ilaria- classe 2a E)

Un giorno un cane trovò una farfalla che volava su un prato pieno di fiori. Ad un tratto la farfalla si appoggiò su una foglia di ninfea che si trovava in un laghetto. Allora il cane si avvicinò alla farfalla perché voleva prenderla. Alla fine il cane finì in acqua e la farfalla volò via.
(Farfalle - classe 2a E)
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Il coniglio e la tartaruga

C'erano una volta un coniglio e una tartaruga.
Un giorno il coniglio incontrò una tartaruga che piangeva nel bosco. Il coniglio le chiese:
- Cosa hai? -
La tartaruga rispose:
- Ho appena perso la mia mamma -.
Il coniglio disse:
- La troveremo, non preoccuparti; a proposito come ti chiami?-
-Io mi presento, mi chiamo Serafina e tu come ti chiami?-

- Io mi chiamo Filino. -
Il coniglio le chiese:
- Dove è scappata la tua mamma? - Serafina rispose che era andata a ovest. Alla fine si diressero a ovest e lì c'era la sua mamma. La sua mamma era scappata perché aveva sentito un botto. Tornando a casa Serafina offrì a Filino una tazza di caffè.

(
Pulcini - classe 2a E)


(
Veronica - classe 2a E)
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L'uccellino blu ed il sole

C' era una volta un uccellino di nome Blu.
Un giorno trovò il sole e gli dice:
- Vuoi giocare a nascondino? -
E il sole rispose:
- Sì voglio giocare -.
Alla fine giocarono per sempre.

(
Serpenti - classe 2a E)


(
Andrea, Eric -
classe 2a E)

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Giorgia, Kevin ed il cavallo

( Giorgia - classe 2aG)
Giorgia e Kevin con il loro cavallo piccolo sono andati a fare un pic nic . Quando Giorgia e Kevin stavano tornando a casa il cavallino sì è perso. Giorgia e Kevin hanno atteso tutta la notte il cavallino. Il cavallino aveva fame, era triste e stava aspettando i due bambini. Il giorno dopo Giorgia e Kevin sono andati a fare una passeggiata nel bosco e hanno ritrovato il cavallino. Alla fine i due amici erano felici.
(
Kevin e Giorgia - classe 2a G)
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La strega Maramella ed il gallo della fattoria
Un bel giorno la strega Maramella decise di andare alla fattoria di Quartaquilla. Maramella che era una strega particolare, non era cattiva e non aveva artigli. Durante il cammino Maramella vide la fattoria e nella fattoria vide un gallo. Maramella decise di comperarlo, ma Maramella non sapeva che quel gallo era magico. Poi Maramella pagò e prese il gallo e lo portò a casa. Era ormai sera e Maramella mise il gallo dentro a una cesta riempita di cotone e andò a dormire. Dopo un po' si sentì un disastro, Maramella si alzò e il gallo era dentro la pentola.

Maramella vide che era un gallo magico così gli cantò una canzone per farlo addormentare. Il gallo si era addormentato, Maramella era fiera di sé e andò un'altra volta a dormire. La mattina dopo il gallo era fermo nella cesta riempita di cotone, mentre Maramella stava riordinando la cucina e pensò:
"Che bravo il gallo!".
(
Gatto Silvestro - classe 2a G)


(David M.
- classe 2a G)
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