LE NOSTRE
STORIE DI NATALE
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L'avventura di Giacomino
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In
un villaggio sotto le montagne innevate del gelido Polo
Nord c'è la fabbrica di Babbo Natale. Un giorno un bambino
si perde nel bosco vicino alla fabbrica di Babbo Natale
e piangendo continua a gridare:
-
Aiuto, aiuto!- Per fortuna un folletto è lì nel bosco
a raccogliere legna. Il folletto, udendo le grida del
bambino, chiede:
- Chi è? C'è qualcuno?- e con un balzo raggiunge il bambino.
Il bambino sorpreso lo saluta e gli chiede:
- Chi sei?-
-Mi presento, sono il folletto Pimpino, vengo dalla fabbrica
di Babbo Natale e tu come ti chiami?- Il bambino asciugandosi
le lacrime risponde:
- Mi chiamo Giacomino e purtroppo sono solo, mi sono perso.-
- Vieni con me Giacomino, ti porto da Babbo Natale.- Il
folletto Pimpino porta Giacomino da Babbo Natale. Babbo
Natale, molto occupato con i preparativi per la notte
di Natale, accoglie gioioso Giacomino e gli propone di
diventare un suo aiutante. Giacomino
accetta entusiasta. |
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(Pulcini-
classe
2a E)
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I
folletti organizzano una festa per il nuovo folletto
Giacomino e la moglie di Babbo Natale prepara degli
ottimi pasticcini. Anche le renne e Babbo Natale partecipano
alla festa e subito dopo partono con la slitta carica
di doni: era la notte santa di Natale. Giacomino non
avrebbe immaginato un Natale più bello!
( Veronica
A.
-
classe
2a E)
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(torna)
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Problemi
per Babbo Natale
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In
Lapponia viveva Babbo Natale. Sua moglie aveva preparato
un sacco pieno, pienissimo di regali: biciclette, libri
e tanti altri doni.
Ma
Babbo Natale prese il morbillo e …quella era la notte
di Natale! Quindi Babbo Natale disse ai folletti di
andare a portare i regali ai bambini al posto suo.
Quando
tornarono, i folletti trovarono Babbo Natale e la moglie
che passeggiavano insieme tra la neve, contenti e felici
perché Babbo Natale era guarito.
( Alessandro
D.
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classe
2a E)
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(Topi
classe
2a E)
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(torna)
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La Befana
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C'era una
volta una Befana un po' furbacchiona, ma con un sacco
pieno di dolcetti che volava con la sua scopa e portava
ai bambini cattivi il carbone.
(
Kristijan, Kylie
-
2a E)
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(
Pierpaolo,
Alice
-
2a E)
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(torna)
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I
tre amici del cuore
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C'era una volta un fenec che si chiamava Fufo e viveva
nella foresta. Un giorno questo fenec trovò un lupo
di nome Balto. Insieme a loro c'era una volpe artica.
Chiese: - Come ti chiami?-
- Io mi chiamo Balto-
- E la tua amichetta ?-
- Lei si chiama Alù. E tu? -
- Io sono Fufo - disse il fenec, e pian piano fecero
amicizia, ma era ora di andare a casa e si dissero:
- Domani Fufo passeremo a prenderti e verremo qui.-
Il giorno dopo andarono a prendere Fufo e si misero
in testa di fare un'avventura super mega galattica:
imbarcarsi al Polo Nord. E fu così:
- Domani partiremo per il Polo Nord stasera dovremo
fare i bagagli.
Quando
fu l'alba senza fare rumore si imbarcarono. E iniziò
il viaggio.Viaggiarono, viaggiarono, finchè arrivati
al Polo Nord videro Babbo Natale e un albero di Natale
pieno di luci. In
cima alla punta dell'albero c'era una grandissima stella,
ma cosa successe? Che uno scoiattolo di nome Tiodor
combinò un disastro: tirò giù tutto l' albero e: Bum,
Bum ! Babbo Natale fu molto triste, ma gli venne un'
idea portò i tre amici del cuore con lui e li fece salire
sulla sua slitta.Poi
spiccò il volo; era quasi mattina. Babbo Natale si doveva
muovere e allora i tre amici volarono con lui
più
forte della luce
,
per portare
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i
doni a tutti i bambini.
Dopo questa avventura i tre amici volevano ritornare
a casa dalla propia mamma. Come ricompensa Babbo Natale
fece esprimere loro un desiderio che li fece ritornare
a casa. Anche lo scoiattolo era andato con loro.
(
Irene
-
classe
2a G)
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(Irene
-
classe
2a G)
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(torna)
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Il
pupazzo di neve
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In un paese lontano, lontano viveva un pupazzo di neve
che si chiamava Bianchino. Bianchino aveva anche degli
amici: una tartaruga, uno gnomo, un pupazzo di peluche
e una renna. Bianchino giocava tanto a nascondino con
il pupazzo di peluche, altre volte andava a volare con
la renna, invece con la tartaruga andava a fare una nuotata
ed infine con lo gnomo passeggiava. |
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La
sera di Natale si ritrovarono tutti assieme a casa di
Bianchino a cantare alcune canzoni di Natale. Verso
le nove e mezza di sera si salutarono e ognuno andò
a casa sua a dormire perché sapevano che arrivava Babbo
Natale. Infatti, la mattina, quando si svegliarono,
tutti trovarono dei regali sotto l'albero.
( Ilaria
L.
-
classe
2a E)
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(
Serpenti
- classe
2a E)
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(torna)
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La
campanella di Natale
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(
Leoni
-
classe
2a E)
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C'era
una volta un bambino di nome Tom che non credeva a Babbo
Natale. Alla vigilia di Natale la sua sorellina preparò
dei biscotti e del latte. Tom le chiese per chi erano
e lei disse che erano per Babbo Natale. Tom si mise a
ridere e andò a letto. Dopo poco tempo, Tom cominciò a
sognare: dei piccoli gnomi lo portarono nel paese di Babbo
Natale. |
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Quando
Tom arrivò vide subito delle renne e altri gnomi vicino
alla casa di Babbo Natale: Tom bussò alla porta e poco
dopo fu aperto dalla vecchia moglie che disse a Tom
di entrare. Babbo Natale lo salutò e gli donò una campanella.
Tom uscì dalla casa e salì sulla slitta che lo stava
aspettando. Tom si svegliò ed era già mattina, scese
e trovò sotto l'albero un dono con scritto: "Per
Tom da Babbo Natale". Dentro c'era proprio la campanella
che aveva sognato. Da quel giorno Tom cominciò a credere
a Babbo Natale.
(
Tomas
P.
-
classe
2a E)
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(torna)
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La
notte della Befana
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Una
notte buia buia all' improvviso si vede un'ombra: quell'ombra
è la Befana. La Befana entra in una casa a portare dolci
ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi. Ma quella
sera la Befana aveva dimenticato i dolcetti e decise di
farli lei. Siccome non era capace, combinò un bel disastro:
aveva sbagliato gli ingredienti e si era dimenticata la
panna per i dolci.
(Ilaria,
Nicol
-
classe
2a E)
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(torna)
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La Befana
di Carrè
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La Befana
di Carrè si era presa in ritardo con i regali, non sapeva
cosa fare e chiamò Babbo Natale. Babbo Natale però non
poteva aiutarla e allora chiese ad una ragazza se poteva
farlo. Ma la ragazza scappò dalla paura. La befana corse
subito a casa per pensare e le venne un 'idea. Allora
chiamò i folletti di Babbo Natale. E quando furono pronti
i regali, partì con loro a distibuirli ai bambini del
mondo.
( Giorgia-
2a G)
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(Tigri-
classe
2a E)
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(torna)
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La
Befana smemorata
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(Gabriele
2a G)
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Moltissimo
tempo fa esisteva una Befana che si chiamava Genoveffa.
Arrivata la giusta ora per partire, Genoveffa non era
pronta… infatti stava russando nel suo letto. Che disastro!
Genoveffa non aveva neanche preparato il sacco con le
calzette piene di caramelle.
Per fortuna un'altra Befana di nome Anastasia preparò
a Genoveffa il sacco con le calzette, che salvezza per
Genoveffa! Ora si poteva cominciare la distribuzione.
(Gabriele
C. -
classe
2a G) |
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LE STORIE
DEI NOSTRI LIBRETTI
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La
Stella cometa e il pupazzo di neve Magia
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C'era
una volta una stella cometa che vede un pupazzo di neve
che fa le magie e le dice:
- Vieni giù, Stella cometa, ti insegno a fare le magie
-
E la stella risponde:
- Sì -
E dopo tanto, tanto tempo la Stella imparò tutte le magie
del pupazzo di neve. |
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E lui la salutò con grande gioia ed anche la Stella cometa
lo salutò con tanta gioia.
(Eric D.C. - classe
2a E) |
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Draghetto
e Teodora
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(
Nicol
- classe
2a E)
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Mentre
Draghetto si trovava nella torre della strega Teodora
nel paese dei Draghi, Tg Drag trasmetteva la notizia
della sua scomparsa:
"Nella notte è scomparso un drago di nome Draghetto
che portava un bastone e teneva legato un sacchetto
di biscotti; ha le scarpe rosse e verde. Chiama il numero
073347"
(Coniglietti
-
classe
2a E).
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(torna)
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Gigi
il leone e la leonessa Ela
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C'era una volta un leone che si chiamava Gigi, era innamorato
di Ela. Un giorno il leone Gigi portò un mazzo di fiori
alla leonessa Ela e le disse:
- Vuoi uscire al ristorante "Da Genoveffa, la tartaruga"?
- Ela rispose :
- Sì caro! -
Così
andarono al ristorante "Da Genoveffa la tartaruga". Per
strada trovarono il loro amico cervo che chiese:
- Dove state andando? -
Il leone Gigi rispose:
- Stiamo andando al ristorante |
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(Soren, eric, Andrea, Nicolas
- 2a
E)
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da "Genoveffa,la
tartaruga"-
,
ma
non lo invitarono
perché volevano
stare
soli.
Dopo tanto tempo arrivarono al ristorante da "Genoveffa,
la tartaruga" e la leonessa chiese al leone :
- Vuoi sposarmi ? -
Il leone dice: - Sì -.
Allora si sposarono felici e contenti.
(
Simone
e Samuele -
2a E)
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(torna)
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La
medusa e lo squalo
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(
Soren,
Eric, Andrea - classe
2a E)
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C'era
una volta una medusa che passeggiava, ma uno squalo la
attaccò, allora la medusa gli buttò una scossa e lo lanciò
dentro ad un tornado.
Così lo squalo morì.
Ma dopo due minuti diventò uno zombi, uccise duecento
sardine e ventimila pesci spada e fu padrone di tutto
l'oceano.
(
Orsi
-
classe
2a E) |
(torna)
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Il
pupazzo di neve e il pupazzo di peluche
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C'era
una volta un pupazzo di neve e se ne stava lì tutto
solo.
Un giorno il pupazzo di neve incontrò un pupazzo di
peluche e
gli disse:
-Evviva finalmente ho trovato un amico, non dovrò più
stare solo!-
Alla fine il pupazzo di neve restò sempre, ma sempre,
unito al suo amico.
(
Veronica
e Adelisa
-
classe
2a E)
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(
Veronica
- classe
2a E)
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(torna)
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Il
cavallo ed il coniglio
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(
Michelle
- classe
2a G)
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C'era una volta un cavallo che voleva giocare con un coniglio
e anche il coniglio voleva giocare con il cavallo.
Un giorno si incontrarono in un prato con tanti cespugli.
Giocarono a nascondino, il coniglio contava mentre il
cavallo si nascondeva velocemente dietro ad un cespuglio.
Il cavallo stava sdraiato e aspettava che il coniglio
lo trovasse. Insieme si divertivano un mondo!!!!
(Michelle
-
classe
2a G) |
(torna)
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Il cane Balù
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Cera una volta un cane che si chiamava Balù. E si divertiva
a giocare a pallina con Asia e Alessia. A Balù era venuta
fame e disse:
- Adesso andiamo tutti a mangiare!- Così andarono
tutti al Mac Donald's. Asia si divorò un panino con
formaggio
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e prosciutto che si chiama Happy Mil. Invece Alessia
si gustò un bel paninocon
formaggio.
Balù, che era vegetariano e adorava i dolci, mangiò
cinque "fettone" di tiramisù. Aveva la pancia così piena
che non mangiò più e se ne andò a dormire. Il
giorno dopo Asia e Alessia andarono a vedere come stava
Balù. Scoprirono
che Balù aveva il mal di pancia così andarono dal veterinario
e Balù guarì.
(
Alessia
e Asia
-
classe
2a G)
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(Alessia,
Asia- classe
2a G)
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(torna)
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L'elefantino
di pezza
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(Enrico
-
2a E)
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Il signor Arturo era propietario di un negozio di giocattoli
in una grande città. Aveva pochi clienti e i giocattoli
esposti nella vetrina invecchiavano coperti di polvere.
Il giocattolo più vecchio era un elefantino di pezza.
Era pieno di polvere e i suoi occhi erano diventati opachi.
L'elefantino aveva perso la speranza di trovare un padrone
. |
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Ma
un giorno la porta del negozio si aprì ed entrò Lucia,
una bambina carina e simpatica che voleva comprare un
elefantino e subito chiese ad Arturo se lo poteva comprare,
ma Arturo le disse che quell'elefantino era un po' troppo
vecchio.
L'elefantino a sentire quelle parole pensò:
"Sono vecchio, ma voglio essere acquistato" e subito
lanciò il suo barrito. Lucia lo sentì e chiese ancora
ad Arturo se lo poteva comprare. E lo convinse. Così
l'elefantino pensò:
"Sono vecchio, ma sono stato comprato!".
(
Topi
-
classe
2a E)
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(torna)
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Il
coccodrillo
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C'
era una volta un coccodrillo che sbranava tutti. Un
giorno mangiò un uccello: di lui rimase solo lo scheletro.
Un altro giorno il coccodrillo stava cacciando un pesce,
ma il pesce diventò gigantesco.
I due si misero subito a fare lotta e il coccodrillo
vinse. E così salvò il mondo dal mostro marino affamato.
( Draghetti.
-
classe
2a E)
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(Eric,
Soren, Andrea- classe
2a E)
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(torna)
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Il
cagnolino e la farfalla
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(
Ilaria-
classe
2a E)
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Un giorno un cane trovò una farfalla che volava su un
prato pieno di fiori. Ad un tratto la farfalla si appoggiò
su una foglia di ninfea che si trovava in un laghetto.
Allora il cane si avvicinò alla farfalla perché voleva
prenderla. Alla fine il cane finì in acqua e la farfalla
volò via.
(Farfalle
-
classe
2a E) |
(torna)
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Il
coniglio e la tartaruga
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C'erano una volta un coniglio e una tartaruga.
Un giorno il coniglio incontrò una tartaruga che piangeva
nel bosco. Il coniglio le chiese:
- Cosa hai? -
La tartaruga rispose:
- Ho appena perso la mia mamma -.
Il coniglio disse:
-
La troveremo, non preoccuparti; a proposito come ti
chiami?-
-Io mi presento, mi chiamo Serafina e tu come ti chiami?-
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-
Io mi chiamo Filino. -
Il coniglio le chiese:
- Dove è scappata la tua mamma? - Serafina rispose che
era andata a ovest. Alla fine si diressero a ovest e
lì c'era la sua mamma. La sua mamma era scappata perché
aveva sentito un botto. Tornando a casa Serafina offrì
a Filino una tazza di caffè.
( Pulcini
-
classe
2a E)
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(
Veronica
- classe
2a E)
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(torna)
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L'uccellino
blu ed il sole
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C'
era una volta un uccellino di nome Blu.
Un giorno trovò il sole e gli dice:
- Vuoi giocare a nascondino? -
E il sole rispose:
- Sì voglio giocare -.
Alla fine giocarono per sempre.
( Serpenti
-
classe
2a E)
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(Andrea,
Eric -
classe
2a E)
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(torna)
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Giorgia,
Kevin ed il cavallo
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(
Giorgia
- classe
2aG)
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Giorgia e Kevin con il loro cavallo piccolo sono andati
a fare un pic nic . Quando Giorgia e Kevin stavano tornando
a casa il cavallino sì è perso. Giorgia e Kevin hanno
atteso tutta la notte il cavallino. Il cavallino aveva
fame, era triste e stava aspettando i due bambini. Il
giorno dopo Giorgia e Kevin sono andati a fare una passeggiata
nel bosco e hanno ritrovato il cavallino. Alla fine i
due amici erano felici.
(Kevin
e Giorgia
-
classe
2a G) |
(torna)
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La
strega Maramella ed il gallo della fattoria
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Un bel giorno la strega Maramella decise di andare alla
fattoria di Quartaquilla. Maramella che era una strega
particolare, non era cattiva e non aveva artigli. Durante
il cammino Maramella vide la fattoria e nella fattoria
vide un gallo. Maramella decise di comperarlo, ma Maramella
non sapeva che quel gallo era magico. Poi Maramella pagò
e prese il gallo e lo portò a casa. Era ormai sera e Maramella
mise il gallo dentro a una cesta riempita di cotone e
andò a dormire. Dopo un po' si sentì un disastro,
Maramella si alzò e il gallo era dentro la pentola. |
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Maramella vide che era un gallo magico così gli
cantò una canzone per farlo addormentare. Il gallo si
era addormentato, Maramella era fiera di sé e andò un'altra
volta a dormire. La mattina dopo il gallo era fermo
nella cesta riempita di cotone, mentre Maramella stava
riordinando la cucina e pensò:
"Che bravo il gallo!".
( Gatto
Silvestro
-
classe
2a G)
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(David M.
-
classe
2a G)
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(torna)
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